🐾 Un cane da conoscere prima di amare
Il Lagotto Romagnolo, in apparenza dolce e ricciuto, è spesso scelto per il suo aspetto accattivante. Ma dietro quell’aria da peluche si cela un cane dalla forte identità funzionale e caratteriale, che richiede conoscenza, rispetto e coinvolgimento attivo.
Come ricorda Barbara Gallicchio nel suo libro “Lupi travestiti”, ogni razza è frutto di una selezione orientata a una funzione. Quando ignoriamo questa realtà, mettiamo a rischio il benessere del cane e la qualità della relazione.
📜 Origini, standard e struttura
Il Lagotto affonda le sue radici nel territorio romagnolo, tra le zone paludose del Delta del Po e della bassa ravennate, dove veniva impiegato come cane da riporto in acqua. In seguito alla bonifica delle zone umide, la razza fu impiegata nella ricerca del tartufo, attività per la quale è ancora oggi insostituibile.
Lo standard ENCI/FCI n. 298, commentato dal Club Italiano Lagotto “Quintino Toschi”, descrive un cane:
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di taglia media, quasi nel quadrato (altezza al garrese pari alla lunghezza del tronco);
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con cranio leggermente più lungo del muso, occhi rotondi ben distanziati, e orecchie triangolari coperte da ricci folti;
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con pelo lanoso e riccio su tutto il corpo, mai toelettato in modo estetico;
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petto profondo, ben sviluppato, corrispondente al 44% dell’altezza al garrese;
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andatura sciolta, elastica, mai pesante, che rivela la sua capacità di lavorare in campo.
👉 Il Lagotto non è solo “carino”, è costruito per lavorare, resistere, collaborare.
🎯 Motivazioni di razza: natura, istinto e funzione
La vera essenza del Lagotto Romagnolo risiede nelle sue motivazioni profonde.
La selezione genetica ha modellato un cane con una spiccata motivazione olfattiva, una forte propensione al lavoro di ricerca e una naturale tendenza alla collaborazione con l’uomo.
Questo significa che il Lagotto:
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è spinto da un desiderio innato di “fare”, soprattutto con il naso;
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trova grande soddisfazione nel risolvere problemi e cercare oggetti;
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ha bisogno di stimoli continui per esprimere il suo potenziale cognitivo e comportamentale;
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ama lavorare in simbiosi con il proprio conduttore, dando senso alla sua attività.
Come evidenzia Barbara Gallicchio, ignorare queste motivazioni può portare a comportamenti problematici o a una scarsa qualità di vita.
Angelo Vaira conferma che riconoscere e rispettare le motivazioni innate è la base di una relazione equilibrata e soddisfacente.
🧠 Funzione e comportamento: non un cane da salotto
Il carattere del Lagotto riflette la sua funzione: è collaborativo, attivo, incline al lavoro mentale, dotato di spiccate capacità olfattive.
Non si tratta solo di “un cane buono”: è un soggetto che ha bisogno di fare, di cercare, di risolvere problemi, di condividere.
Secondo Barbara Gallicchio, la frustrazione tipica di molti Lagotti adottati senza consapevolezza nasce dalla sottovalutazione della loro natura: non basta portarli al parco, servono stimoli coerenti alla loro mente.
Anche Angelo Vaira, educatore e divulgatore del metodo cognitivo-relazionale, sottolinea come ogni cane sia un individuo con pensieri, emozioni, motivazioni. Lavorare con il Lagotto significa attivare la sua intelligenza, guidarlo senza coercizione, costruire con lui una comunicazione chiara e una relazione basata sul rispetto.
Attività consigliate
Per il benessere del Lagotto, il Club Italiano e gli esperti suggeriscono attività mirate:
✅ Ideali:
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giochi di fiuto (ricerche olfattive in casa e in natura)
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nosework, mantrailing
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passeggiate esplorative
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problem solving e giochi interattivi
⛔ Da evitare:
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vita sedentaria o solo “casalinga”
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ore di solitudine senza stimoli
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attività fisiche ripetitive e meccaniche
❗Adozione consapevole: sei pronto per un Lagotto?
Adottare un Lagotto Romagnolo non è una scelta da prendere alla leggera.
Significa accogliere un cane:
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con una forte identità funzionale (cane da tartufo/ricerca)
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con bisogni mentali e relazionali reali
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con una struttura fisica e comportamentale ben definita da standard riconosciuti a livello internazionale
Come spiega il Club Italiano Lagotto, la selezione morfologica va di pari passo con quella attitudinale. Dal 2014, le prove ufficiali ENCI includono verifiche di lavoro sul tartufo per garantire la coerenza tra morfologia e funzione.
💬 Parola agli esperti

👉 Ogni cane va visto come un soggetto, non come un oggetto di nostro desiderio.
Solo attraverso una cinofilia consapevole, fondata sulla conoscenza e il rispetto della natura del cane, si può costruire una convivenza armoniosa.
❤️ In conclusione: adozione sì, ma consapevole
Il Lagotto Romagnolo è:
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un cane intelligente, attivo, collaborativo
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strutturato per il lavoro e la relazione
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NON adatto a tutti
Se cerchi un compagno con cui condividere attività, natura e intelligenza, con tempo e desiderio di relazionarti in profondità, il Lagotto saprà regalarti un legame unico.
Ma se lo scegli solo perché “è carino”, potreste entrambi soffrire.
Adottare un Lagotto significa scegliere la responsabilità, non la comodità.
Significa voler comprendere, rispettare, crescere insieme.
Se sei pronto a metterti in gioco, il Lagotto saprà regalarti una relazione intensa, autentica e profonda.






